Recensione *Lo strano caso del Doctor Jekyll e Mr Hyde* di Robert Louis Stevenson

Buon pomeriggio a tutti!
E scusate l'assenza!
Ho deciso di partecipare alla [2013] Halloween Bookish Month!
Ciò vuol dire che tutti i libri che recensirò e leggerò nel mese di ottobre saranno in qualche modo riconducibili ad Halloween! Avranno dunque come tema il paranormale o il fantasy! O beh qualsiasi altra cosa ricollegabile con Halloween!

Oggi recensisco...

Lo strano caso del Doctor Jekyll e Mr Hyde di Robert Louis Stevenson

Trama:

 

Entrato ormai a far parte dell'iconografia popolare Lo strano caso del Doctor Jekyll e Mr Hyde oltre a essere una esplicita metafora dell'eterna lotta tra il bene e il male è soprattutto un attacco che Stevenson ha voluto sferrare contro la repressiva e puritana letteratura inglese del periodo vittoriano. Ma ben più profonda è la volontà di indagine psicologica dell'autore che ha concepito l'onesto e positico Jekyll come un uomo fragile, incerto, drammaticamente lacerato tra impulsi contrastanti, costretto a celare questi istinti che il crudele e vizioso Hyde soddisfa senza freni né dubbi

Non possiamo dividere noi stessi.
Non possiamo divedere tutto ciò che di buono abbiamo in noi dal male che c'è in noi.
Se lo facessimo otterremmo due persone completamente diverse.
Non saremmo più noi.
Ma se succedesse?
Se il male si separasse dal bene che lo tiene sempre a freno, imprigionato? Beh ecco che otterremmo Mr Hyde...

<<Tutti gli uomini con cui veniamo in contatto sono un miscuglio di bene e di male: mentre Edward Hyde, solo fra tutta l'umanità, era solo male.>>

Hyde è il male. Ma Hyde fa parte di Jekyll. È Jekyll.
Hyde si nasconde dietro Jekyll.
Tant'è che "hide" in inglese significa nascondere.
Tutti noi abbiamo una parte buia in noi, che il bene tiene imprigionata. Ma ogni tanto la nostra virtù vacilla. E la crudeltà è sempre all'erta e pronta a cogliere l'occasione.
La droga che Jekyll assume per trasformarsi in Hyde apre le porte della prigione della sua natura.
E quel che è chiuso dentro fugge fuori...
<<Eppure quando guardai quel orrendo idolo nello specchio non ebbi alcun moto di ripugnanza, ma piuttosto un fremito di soddisfazione. Quello ero pur sempre io. Mi sembrava naturale ed umano.>>
Mi è piaciuto.
Bello il significato e scorrevole la scrittura.
È un classico che prima o poi va letto! :P
4 stelline su 5!
E voi che mi dite? L'avete già letto?